
Il traffico che arriva al vostro sito: come interpretare i dati
Per chi gestisce un sito web è di fondamentale importanza conoscere la provenienza dei propri visitatori, in modo da capire:
- quali canali non vanno bene;
- quali sono quelli più efficaci;
- cosa bisogna fare per attrarre una maggiore quantità di traffico.
Ad esempio, se scopriamo che i visitatori che provengono dai motori di ricerca sono molto pochi, potremmo pensare che il nostro sito non sia ben posizionato nelle classifiche dei motori di ricerca ed abbia quindi bisogno di essere ottimizzato per la SEO.
Oppure, ipotizziamo di aver fatto una campagna pubblicitaria, in cui abbiamo promosso il nostro sito, mettendo bene in evidenza il suo indirizzo online. Dopo una settimana dalla fine della campagna, controllando quanti visitatori hanno digitato l’indirizzo del sito nei motori di ricerca, ci accorgiamo che il numero è sempre molto basso. Questo potrebbe significare che la nostra compagna non ha funzionato.
Per poter conoscere quali canali utilizzano i visitatori per arrivare sul nostro sito, lo strumento più utilizzato è Google Analytics (che è gratuito).
L’agenzia web che vi ha costruito il sito dovrebbe avere collegato il sito a Google Analytics. Se non l’ha fatto – e non è un bel biglietto da visita – dovete chiederlo di farlo.
Se invece lo avete costruito da soli, utilizzando una delle tante offerte presenti sul web, dovrete iscrivervi a Google Analytics e poi inserire un codice nelle pagine del sito che volete monitorare. E’ meno difficile di quanto si pensi. E’ spiegato bene in Google Analytics e, comunque, potete sempre chiedere il supporto alla società che vi ha fornito il servizio.
Una volta che Google Analytics è stato collegato al sito, aprite la sua dashboard e cliccate, nella sezione “Acquisizioni”, dedicata ad analizzare le fonti di traffico da cui giungono i visitatori, la voce “Panoramica”: