14 eventi da tracciare con Analytics per un sito e-commerce

Google Analytics è uno strumento gratuito ma incredibilmente potente, che ci fornisce moltissimi dati, interessanti e utili, sulle prestazioni del sito, sul comportamento degli utenti e anche sull’identità degli utenti. Per un sito e-commerce l’utilizzo di Analytics è imprescindibile, poiché fra le sue varie funzioni c’è quella di tracciare il raggiungimento di obiettivi (finalizzazione dell’acquisto, invio di richieste….) e gli eventi. Con eventi Google definisce “interazioni tra utenti e contenuti monitorabili indipendentemente dal caricamento di una pagina web o di una schermata. Download, clic su annunci per dispositivi mobili, gadget, elementi Flash, elementi incorporati AJAX e riproduzioni video sono tutti esempi di azioni che possono essere monitorate come eventi.”

Impostare il tracciamento di un evento non è affatto difficile, al seguente link c’è la nostra guida al tracciamento degli eventi con Universal Analytics. Detto ciò vediamo 14 tracciamenti che si possono impostare su Google Analytics permigliorare le prestazioni di un sito e-commerce.

1 – Aggiunta al carrello

È senz’altro l’evento più importante, si verifica quando un utente aggiunge al carrello un prodotto. Sapere quali sono i prodotti più aggiunti, consente anche di analizzare i motivi per cui alcuni prodotti hanno un tasso di conversione più alto di altri. Per rendere più facile l’analisi è conveniente usare come label del tracciamento il nome del prodotto o il suo codice identificativo. Utilizzando un identificativo unico è possibile poi verificare che all’aggiunta al carrello corrisponda la finalizzazione dell’acquisto.

2 – Errori nell’aggiunta al carrello

Se quando aggiunge un prodotto l’utente deve selezionare ulteriori opzioni (colore, taglia, quantità…) e senza tale selezione non può andare avanti con l’operazione, bisogna tracciare i messaggi di errore. Sapere dove sbagliano più di frequente gli utenti aiuta a capire cosa bisogna rendere più chiaro per migliorare l’esperienza dell’utente stesso. Confrontare il dato relativo alla colonna Totale Eventi con quello Eventi Unici aiuta a capire se gli utenti hanno fatto più volte lo stesso errore, cosa che indica un problema di comprensibilità della pagina.

3 – Vedi articolo

Questo evento è simile a quello dell’aggiunta al carrello, nel senso che consente di individuare i prodotti che vengono visti più di altri. Avendo questo dato è possibile fare un confronto con la percentuale di aggiunta al carrello e di acquisto del prodotto. Se, ad esempio, un prodotto viene visualizzato da 100 persone, ma aggiunto al carrello da 20, vuol dire che ha una buona visibilità, ma non convince l’utente per qualche ragione (spese di spedizione alte? Caratteristiche poco chiare? Prezzo non competitivo?).

4 – Analisi del checkout

Questo evento consente di tracciare il numero di utenti che concludono l’acquisto. È possibile analizzare quanti utenti arrivano alla procedura di checkout in confronto a quanti la concludono, in maniera da capire se c’è una criticità in questa fase.

5 – Continua lo shopping

Molti e-commerce utilizzano questa dicitura quando si aggiunge un prodotto al carrello, in maniera da poterne visionare altri ed eventualmente aggiungerli. Tracciare questo evento significa poter confrontare il numero di utenti che continua lo shopping con quelli che finalizzano l’acquisto di un solo prodotto con le conversioni effettive (cioè quanti concludono davvero la transazione).

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